"Da ragazzo avevo degli spaventosi attacchi di rabbia. Poi quando ho cominciato a fare meditazione, verso i 25 anni, sono scomparsi. Ma so cosa vuol dier essere rabbiosi". L'idea di The Angriest Dog In The World (Il Cane Più Arrabbiato Del Mondo), risale all'incirca al 1973, lo incuriosiva la natura della propria rabbia - della rabbia - uno stato d'animo che non lascia spazio alle mezze misure perchè "quando si è arrabbiati si è veramente arrabbiati, non ci sono due modi di essere e questo cane è arrabbiato". Una rabbia diretta verso coloro che gli erano più vicini e cari, e della quale Lynch si sente ancora oggi in qualche modo colpevole. David Lynch disegna la strip da oltre sette anni per una catena di quotidiani minori che comprende il Reader di Los Angeles, il Creative Loafing di Atlanta, il New York Press e il Westword di Denver e nonostante la strip gli stia molto a cuore, egli non ha mai realmente insistito nel cercare una collocazione più prestigiosa. Secondo James Wowell, direttore del Reader di Los Angeles, il quotidiano più importante tra quelli che la pubblicano, The Angriest Dog In The World ha un suo pubblico ben definito e secondo un recente sondaggio condotto tra i lettori del Reader, il 40 per cento di essi la legge regolarmente e addirittura il 17 per cento la considera come la preferita. Inoltre secondo Wowell, i tre quarti dei lettori non è ancora a conoscenza dell'identità dell'autore del fumetto. La strip. dal punto di vista esclusivamente iconografico, nasce dal gusto e dalla passione lynchiana per la pittura. Il tratto, semplice , quasi infantile, è quello inconfondibile che anima anche i cortometraggi d'esordio della sua carriera di cineasta, in particolar modo si notano analogie evidenti con The Alphabet.
La caratteristica peculiare di questa strip, è che il disegno non cambia mai, l'unica concessione che Lynch elargisce è quella di realizzare qualche tavola in una situazione notturna. L'unico personaggio visibile della strip è un cane incatenato ad un paletto, in un giardino che assomiglia a quello dei Beaumont in Velluto Blu, delimitato dal fianco di una casa con una lunga finestra e da una palizzata. In primo piano c'è ilò tronco di un albero, mentre sullo sfondo si scorgono le ciminiere di una fabbrica. Il cane in realtà assomiglia ad uno squalo, ringhiante e contratto come fosse stato appena colto da rigor mortis, ed infatti una didascalia laterale alla strip avverte "Il cane è così arrabbiato perchè non può muoversi. Non può mangiare. Non può dormire. Egli può appena abbaiare...Legato così saldamente, con tensione e rabbia egli si avvicina allo stato di rigor mortis". L'unico elemento che di volta in volta cambia è il testo dei fumetti che provengono dall'interno della casa. Gli abitanti di questa casa sono Bill, Sylvia, Pete e Billy jr., una tipica famigliola americana che infierisce sul povero cane e lo inferocisce con il contenuto delle proprie conversazioni, un abbecedario che contiene la summa dell'insulsaggine umana. E' quindi sempre lo stesso sporco gioco, graziosamente terribile ma divertente, che i lettori sembrano aver capito sempre meglio, anche alla luce del successo (e della lezione in fatto di temi e ossessioni lynchiane) - se non proprio del suo cinema - della serie televisiva Twin Peaks, tanto è vero che un lettore ha inviato al Reader una parodia della strip nella quale al posto delle ciminiere dello sfondo c'erano due picchi gemelli, e un ciocco di legno sostituiva il cane: la strip era intitolata The Angriest Log in The World" (Il Ciocco Più Arrabbiato del Mondo).